Palazzo Reale celebra l’artista Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901) con una grande mostra monografica che ne presenta l’intero percorso artistico e la straordinaria modernità. La mostra, a cura di Danièle Devynck (direttrice del Museo Toulouse-Lautrec di Albi) e Claudia Zevi, è promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Giunti Arte mostre musei e da Electa, con il Musée Toulouse-Lautrec di Albi e l’Institut national d’histoire de l’art (INHA) di Parigi.
Il progetto espositivo, articolato in sezioni tematiche, conduce il visitatore a comprendere il fascino e l’importanza artistica del pittore bohémien che, senza aderire mai a una scuola, seppe costruire un nuovo e provocatorio realismo, sintesi estrema di forma, colore e movimento.
L’evoluzione stilistica dell’artista, di origine aristocratica ma testimone attento della Parigi dei bassifondi e delle case chiuse, viene delineata in tutte le sue fasi di maturazione, dalla pittura alla grafica, con particolare attenzione al profondo legame con le stampe giapponesi e alla passione per la fotografia.
In mostra sono esposte oltre 250 opere d’arte di Toulouse-Lautrec, con ben 35 dipinti, oltre a litografieacqueforti e alla serie completa di tutti i 22 manifesti realizzati dall’artista ‘maledetto’.
I prestiti provengono dal Musée Toulouse-Lautrec di Albi e da importanti musei e collezioni internazionali tra cui la Tate Modern di Londra, la National Gallery of Art di Washington, il Museo Puškin di Mosca, il Museum of Fine Arts di Houston, il MASP (Museu de Arte di San Paolo) e la Bibliotheque Nationale de France di Parigi, per non citare che i principali, e da diverse storiche collezioni private.